RACHELE COLOMBO – Cantar Venezia

di Guido Festinese – Discoclub

Un tesoro nascosto, un giacimento culturale che periodicamente affiora, fa parlare di sé, poi si rassegna a qualche altro decennio o centinaio d’anni di oblio. E’ il repertorio delle “canzoni da battello” che si cantavano e suonavano a Venezia nel terzo decennio del Settecento. Furono poi soppiantate da altri generi alla moda, ad esempio le simili “barcarole”, ma oltre cinquecento brani sono rimasti in trascrizione sul pentagramma, e per fortuna ogni tanto qualcuno ci mette mano, voce e strumenti, a ricostruire un magnifico, giubilante canzoniere pop ante litteram che è come una ventata d’aria fresca.

Negli anni Settanta fu Donella Del Monaco, indimenticabile voce del gruppo sperimentale progressive Opus Avantra a regalare un bel disco di “canzoni da battello”, sotto la guida accorta di Sciarrino. Poi arrivò un primo compact disc, ed ora è la volta dell’esperimento più luminoso di tutti: lo ha realizzato Rachele Colombo, che ha dalla sua una voce che sembra acqua sorgiva, e saggiamente ha scelto una via non sterilmente filologica. Ecco dunque piccoli interventi sulle sequenze accordali, qualche cambio di tonalità, chitarre e corde in genere e tamburelli, molte voci, nessuna “impostata”: a ricomporre un affresco che suona argenitno, fresco e memorabile già al primo ascolto.