Description
Scritta nel 1931 da Jean de Brunhoff, la fiaba di Babar – l’elefantino che resta orfano, conosce la città, torna per nostalgia nella foresta e si ritrova re – divenne subito popolarissima in Francia fra il pubblico infantile, e proprio su sollecitazione di una bambina nacque la sua versione musicale. Fu la nipotina di Francis Poulenc, infatti, a chiedere allo zio di improvvisare al pianoforte l’accompagnamento a Babar, durante una vacanza trascorsa a Brive-la-Gaillarde nell’estate del 1940.
La Bella Addormentata, Pollicino, Laideronnette, La Bella e la Bestia, Il Giardino delle Fate hanno alimentano per generazioni l’immaginario infantile. Per due bimbi, Mimie e Jean Godebski, nacque anche Ma Mère l’Oye di Maurice Ravel, nel 1908: la Suite per pianoforte a 4 mani si ispira alle fiabe popolari riprese e rielaborate in Francia, in ambiente di corte a cavallo fra Sei e Settecento, da Charles Perrault, Madame d’Aulnoy e Madame Leprince de B eaumont.
Perché non regalare quelle fiabe e quella musica anche ai bambini della sua Comeglians, ai figli degli amici, ai tanti bambini friulani impegnati nella buona pratica del plurilinguismo? Per loro Giorgio Ferigo ha messo in cantiere questo singolare lavoro di traduzione e reinvenzione «dal francês al cjargnel», creando una nuova tappa nel complesso e misterioso viaggio interculturale delle fiabe, che da sempre irridono i confini temporali, linguistici e geografici (e anche il confine fra bambini e adulti).
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