Rachele Colombo, Cantar Venezia
Due lavori della cantante intorno al soundscape veneziano
di Guido Festinese – Giornale della musica
Rachele Colombo
Cantar Venezia. Canzoni da battello
Nota Records
Ci sono voci che hanno il dono di sorprendere, la prima volta che le ascolti, e poi rinnovano il piccolo miracolo dell’emozione, ogni volta che capita di ritrovarle. Possono colpire per una tessitura grave, tellurica; possono impressionare, al contrario, per caratteristiche di argentina freschezza, come una cascatella d’acqua sorgiva. A questa seconda categoria appartiene la voce luminosa di Rachele Colombo (nata in paese del vicentino che ora è solo luogo della memoria), peraltro anche ottima specialista di corde e percussioni, protagonista di due recenti uscite discografiche in qualche modo complementari, l’una rivolta all’oggi, alla contemporaneità, l’altra a un passato prossimo che ha strutturato i nostri giorni.